Nott de Bisò

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Faenza, Mario Baldani: «La Nott de Bisò rischia di saltare, ma manterremo il Palio vivace»

Federico Savini
«Qualcosa decideremo nei prossimi giorni e qualche iniziativa per tenere i riflettori sul Palio la decideremo. Quest’anno siamo stati in silenzio fin troppo». Marino Baldani, reggente del Gruppo Municipale del Palio faentino, non si fa illusioni sul destino della Nott de Bisò, è perfettamente conscio della severità dei regolamenti anti-Covid sugli eventi pubblici ma è anche risoluto nell’affermare che la voglia di Palio, a Faenza, c’è.
Cosa ne sarà della Nott de Bisò verrà deciso da una nuova riunione del Comitato del Palio, dopo quella del 1° dicembre. Qualcosa si dovrà decidere, anche perché il 5 gennaio è vicino ma l’imminente annuncio dei nuovi Dpcm potrebbe fare la differenza in termini di slittamento o annullamento dell’evento.
Normalmente quando si comincia a lavorare per la Nott de Bisò?
«Se consideriamo tutto il lavoro che sta dietro ai gotti e quindi alla parte ceramica – dice Mario Baldani -, si può ben dire che servano otto mesi, anche se poi l’impianto della serata è consolidato, con le modifiche che abbiamo conosciuto negli anni e che già di recente tenevano conto dei nuovi regolamenti sulla gestione delle folle negli eventi pubblici».
C’è una data ultima dopo la quale non si potrà più procrastinare la decisione?
«Non l’abbiamo fissata non perché non abbia senso, ma perchè le norme cambiano di continuo e, in questo momento, lo scenario del 5 gennaio non è del tutto chiaro, come pure quello dei mesi successivi».
E’ mai capitata una situazione del genere?
«Nell’85 la Nott de Bisò venne spostata in avanti di un paio di mesi, per via della grande nevicata di quell’inverno. L’annullamento non c’è mai stato e sicuramente si cercherà di trovare un’alternativa, ma purtroppo anche l’ipotesi dell’annullamento è in campo, non lo possiamo escludere. Quello che è certo è che non sarà come l’anno scorso, visto che pare che anche nel periodo natalizio le restrizioni previste dalle misure anti-Covid non si allenteranno. Il quadro generale, come sappiamo, è in continuo mutamento, ma sulla Nott de Bisò una decisione è imminente».
Una Nott de Bisò primaverile come impatterebbe sul calendario del Palio?
«Facendola all’inizio della primavera non creerebbe problemi, ma per esempio in estate non credo sia pensabile, perché le attività legate alla parte agonistica del Palio sarebbero già cominciate. E naturalmente ci auguriamo di poterle avviare».
Un Palio senza Nott de Bisò è comunque ipotizzabile.
«Tecnicamente sarebbe del tutto fattibile, ma il budget non sarebbe lo stesso. Annullare la Nott de Bisò, oltre al dispiacere per un evento sentitissimo e identitario, creerebbe problemi economici ai Rioni, che a loro volta in qualche misura avrebbero conseguenze sui preparativi per la gara. Quello che di sicuro mette d’accordo tutti, in questo momento così pieno di incertezze, è che l’attenzione sul Palio andrà comunque ravvivata nei prossimi mesi».

Nott de biso’ fonte: https://www.settesere.it/

 

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