SAN PIER DAMIANO HOSPITAL

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Sono diversi i nemici giurati dai quali ognuno di noi deve difendersi soprattutto al sopraggiungere dell’autunno. Le reazioni possono manifestarsi anche in modo molto lieve, tuttavia sempre più spesso si ricorre indiscriminatamente ad antistaminici o cortisone senza rivolgersi allo specialista, prima ancora di comprendere la vera causa del malessere stagionale.

Il naso che cola, gli occhi che bruciano e nei casi più gravi asma e difficoltà respiratorie, possono essere sintomi molto fastidiosi, talora persino pericolosi, ma vanno presi per quelli che sono: campanelli d’allarme del nostro corpo che ci comunica – a suo modo – che c’è qualcosa che non va, che va fermato, che va modificato.

Ci confrontiamo con il Dott. Timoncini Giuseppe – Pediatra e Specialista in Allergologia bambino e adulto del SAN PIER DAMIANO HOSPITAL di Faenza – così da non confondere i sintomi per una “malattia” in sé, che va pertanto curata e alleviata, ottenendo però il ripresentarsi degli stessi l’anno successivo nel medesimo periodo.Quali sono i segnali che indicano che si è allergici?

I segnali dipendono dall’organo interessato  e dalla  causa (allergene) che ha prodotto la malattia.   Nessun sintomo è specifico di allergia tuttavia gli starnuti, la tosse, il prurito, i gonfiori all’ addome   e gli arrossamenti della pelle  sono  elementi di sospetto.
Spesso i sintomi si ripetono con il ciclo delle stagioni, in un determinato ambiente o con un cibo in particolare, ma in altri casi il disturbo può essere perenne come per le riniti da allergia agli acari.
La dermatite atopica o un’eccessiva sensibilità della pelle a stimoli vari possono suggerire una  forte predisposizione alle allergie.
Anche la familiarità è un fattore che la fa sospettare. La maggiore gravità e durata delle comuni malattie da raffreddamento sono un altro segnale molto importante e spesso sottovalutato della malattia  allergica.

Quali sono i principali allergeni respiratori presenti durante il periodo autunnale?

Considerate  le differenti  regioni d’Italia al nord primeggiano la muffa alternaria ed il polline dell’ambrosia  mentre, nelle regioni del sud, il polline della parietaria. Le  piante graminacee, che prevalgono in primavera, possono fare la ricomparsa in modo più lieve anche in autunno.  Gli acari  sono  invece una  presenza  costante ed importante in tutte le stagioni, in autunno in  misura maggiore.

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Come si diventa persona allergica? E Cosa succede al corpo quando entra in contatto con un allergene?

Si nasce con la predisposizione genetica ma la malattia allergica si manifesta solo quando il paziente incontra uno o più allergeni, può  esordire a tutte le età,  esordio tipico nell’ età pediatriche  e giovanili.
L’ allergene è  una sostanza  innocua per la maggior parte delle persone che però  nel  soggetto allergico è riconosciuta come un parassita da combattere ed eliminare. In questa “ battaglia” il corpo umano  danneggia  se stesso con  il processo infiammatorio,  questo è in realtà il meccanismo della  malattia  allergica.Allergie: come si manifestano, cosa sono?

La Rinite e l’asma  sono malattie rispettivamente del naso e dei  bronchi. Queste patologie possono comparire in modo separato o assieme perché i due organi  sono  strettamente collegati.
I sintomi “parlano  la  lingua” dell’organo malato: prurito, scolo, starnuti e chiusura  a carico del naso,  catarro, tosse e costrizione toracica con sibili a carico dei  bronchi.

Altra tipologia di manifestazione allergica è quella cutanea. La pelle è un tipico organo bersaglio delle allergie, al manifestarsi il soggetto può avere prurito, gonfiori  e arrossamenti vari. Alcune dermatiti sono causate da contatto, altre solo dallo stress fisico ambientale,  altre ancora come  l’orticaria, da  cause provenienti dall’interno del corpo.

Esistono anche allergie sul versante alimentare ma in autunno non hanno  caratteristiche specifiche, in quanto le persone consumano per abitudine sempre gli stessi cibi per tutto  l’anno. Tra la frutta autunnale, iI kiwi  è quello che più frequentemente causa allergie. Ci sono varie sintomatologie da cibo, la più frequente  è caratterizzata da sintomi orali: bruciore, prurito e gonfiore alla masticazione.

Diagnosi: come avviene?

La diagnosi parte dal sospetto del  paziente o del curante.  L’allergologo, come un investigatore, sulla  base  dei sintomi e dei dati oggettivi della malattia, riconosce  o  esclude una condizione di allergia. Solitamente vengono fatti eseguire al paziente Prick Test  o  RAST Test o entrambi, per confermare o escludere la  malattia allergica.
Il Prick test consiste nel mettere a contatto una goccia della sostanza sospettata (es. pollini ) con  la pelle attraverso un piccolo graffietto. Il risultato, che si ottiene solo 20 minuti, si comprende essere positivo se il paziente riporta in loco gonfiore, eritemi e prurito.
Il  RAST test  ci fornisce indicazioni simili,  si effettua con un prelievo di sangue e quindi i risultati si hanno almeno dal giorno successivo.
Cure: antistaminici, cortisonici e decongestionanti, vengono consigliati? Come agiscono?

Gli antistaminici sono una  categoria di farmaci molto efficaci contro il prurito, lo  scolo nasale,  gli starnuti e l’orticaria, tuttavia queste cure non sono in grado di curare l’asma e il disturbo del  naso  chiuso.
Il cortisone è un farmaco efficacissimo per tutti  i sintomi delle  malattie  allergiche ed è privo di effetti collaterali rilevabili se usano correttamente, seguendo le indicazioni dello specialista.
I decongestionanti sono scarsamente efficaci ed alcuni danno effetti collaterali importanti, ne è vietata la somministrazione a paziente pediatrico.
E’ possibile prevenire le allergie autunnali?

Nelle malattie  allergiche la prevenzione inizia con l’eliminazione dell’allergene (es. cibo) o con la sua riduzione (es. acari) ma ciò  non  sempre è possibile (es. pollini).
In molti  casi  si  ricorre ai vaccini specifici somministrando dosi crescenti di allergene per  produrre una  tolleranza a questo. Il modello più efficace di vaccino antiallergico è quello  contro il veleno di api e vespe.

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FONTE: https://www.gvmnet.it 

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