SAN PIER DAMIANO HOSPITAL

San Pier Damiano Hospital

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A San Pier Damiano Hospital di Faenza viene eseguita la Biopsia Fusion, una metodica di ultima generazione al servizio della prevenzione del carcinoma alla prostata.

Questo esame diagnostico ha reso San Pier Damiano Hospital di Faenza quale punto di riferimento per pazienti e per gli stessi medici per la diagnosi e salvaguardia della neoplasia più frequente riscontrata dalla popolazione maschile over 50.

Il presidio ospedaliero è in fatti in grado di rispondere alla necessità di organizzare gli esami preoperatori per la diagnosi di carcinoma prostatico in tempi brevi ed in un’unica soluzione, garantendo massima professionalità ed efficacia diagnostica.

“Nella lotta al tumore della prostata la Biopsia Fusion è inquadrata come tecnica mirata e all’avanguardia. – ci racconta il Dott. Giuseppe Severini, specialista in Urologia di San Pier Damiano Hospital e della Clinica Privata Villalba – Metodica diagnostica che integra la Risonanza Magnetica Multiparametrica, tecnologia diagnostica in grado di evidenziare le zone sospette come veri e propri bersagli da cui estrarre il materiale per l’analisi ed il prelievo di tessuto ecoguidato (biopsia-analisi istologica)”.

Le due immagini sovrapposte ci permettono di evidenziare ed esplorare, con la biopsia ecoguidata, solo quelle lesioni che risultano sospette alla Risonanza con mezzo di contrasto. La tecnica Fusion ha permesso, integrando la classica biopsia ecoguidata standard, un importante calo dei  falsi-negativi ed una riduzione dei prelievi prostatici.

“Non esiste una prevenzione primaria specifica per il contrasto della patologia – precisa il Dott. Severini – piuttosto il rispetto di alcune regole e stili di vita basilari come un maggior consumo di frutta, verdura e cereali integrali; un’alimentazione meno ricca in grassi animali; un’attività fisica moderata ma costante nel tempo; il calo ponderale in condizioni di obesità; un periodico controllo urologico, dopo i 40 anni, specie in caso di fastidi urinari o di familiarità per tumore prostatico”.

Uno dei principali fattori di rischio nell’insorgenza del carcinoma alla prostata è dato dall’età: mentre le possibilità di ammalarsi prima dei 40 anni sono piuttosto scarse, due terzi dei tumori vengono trattati in soggetti con più di 65 anni. Altro fattore non trascurabile è la familiarità: la percentuale è pari al doppio in chi ha un parente stretto con precedenti per lo stesso tipo di cancro.

Fonte: https://www.gvmnet.it 

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