MIC FAENZA

mic faenza

MIC FAENZA

MIQUEL BARCELÓ

La prima vera antologica dedicata alla sua produzione ceramica.

1 giugno – 7 ottobre 2019
La mostra è dedicata ad uno dei massimi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale.

Miquel Barceló, artista poliedrico capace di coniugare diversi linguaggi artistici, è più noto al grande pubblico per la sua ricerca pittorica gestuale. Negli anni ’90 inizia il suo avvicinamento alla ceramica con una poetica primitiva di forte impatto emotivo.

Non solo la scultura ceramica interessa il suo percorso: è infatti nei grandi spazi architettonici che l’artista sottolinea la sua eccezionalità dove interviene con grandi pareti installative e nell’evento performativo, dove la terra diviene elemento chiave di una lettura poetica personalissima.

La mostra faentina è la prima vera antologica dedicata alla sua produzione ceramica dagli esordi ai giorni nostri, in un dialogo continuo con i capolavori del MIC.

Storia del MIC FAENZA

Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza è stato fondato nel settembre del 1908 alla conclusione della grande Esposizione Internazionale dedicata ad Evangelista Torricelli che ospitò i prodotti di molte manifatture italiane ed europee. La donazione delle opere ceramiche da parte degli espositori costituì il nucleo originario del Museo che progressivamente si arricchì di altri esemplari. Chi svolse maggior opera per la sua costituzione fu Gaetano Ballardini, direttore del Museo fino al 1953. La crescita dell’istituto subì un brusco arresto nel maggio 1944, quando un bombardamento ne causò la quasi completa distruzione con gravi e insanibili perdite nelle collezioni e nel materiale archivistico. “Post fata Resurgo” fu il motto per la ricostruzione; con forte determinazione, l’aiuto dei collaboratori e della comunità faentina, grazie al sostegno di una fitta rete di contatti nazionali ed internazionali, lo stesso Ballardini riorganizzò le raccolte e diede nuovo impulso alla vita del museo. Le finalità originarie espresse nello statuto – acquisire, conservare e soprattutto promuovere la produzione ceramica – sono rimaste attuali fino ad oggi.

fonte: http://www.micfaenza.org 

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