Ospedale degli infermi Faenza alloggiare vicino

Ospedale degli infermi Faenza

Ospedale degli infermi Faenza

La ristrutturazione attuata all’Ospedale degli infermi Faenza negli anni Novanta dell’Ottocento è quella proposta dai primari Sarti e Testi, di cui restano due busti bronzei posti sul pianerottolo dello scalone, coadiuvati dall’ingegnere comunale Tramontani. Il progetto fu realizzato con l’approvazione del presidente dell’ospedale Giunta comunale per la città di Faenza. Furono costruiti l’acquedotto, un nuovo macello pubblico e una nuova stazione ferroviaria con relativo viale d’accesso e furono riallestiti la rete fognaria e la centrale elettrica.

Struttura sanitaria

Nella struttura sanitaria i rinnovamenti andarono verso la ricerca della salubrità degli ambienti. Isolando i quattro bracci dell’edificio tramite l’abbattimento di alcuni locali ad essi addossati, risistemando i giardini interni che iniziarono ad essere usati anche dagli ammalati e dividendo in orizzontale la crociera.

Quest’ultima operazione permise di adibire il piano superiore ai reparti di medicina e chirurgia, e quindi alla degenza dei malati, e quello inferiore ai servizi generali. Nel braccio di nord-est, al posto dell’infermeria uomini, fu costruita la sala delle colonne che unisce l’entrata principale alla sala in cui vennero collocati i ritratti dei benefattori grazie ai quali poté realizzarsi la ristrutturazione.

La Galleria dei Benefattori è collegata allo scalone posto al centro della crociera, dove nel Settecento era collocato l’altare, che conserva tutt’oggi la funzione di raccordo tra i bracci.

Idroterapia

Negli anni Venti del Novecento fu costruito un nuovo padiglione adibito all’idroterapia con la possibilità per i convalescenti di utilizzare una veranda posta all’estremità. Per la sala d’aspetto di questo nuovo reparto Pietro Melandri realizzò il Grande Vaso in maiolica, in mostra nella saletta attigua alla chiesa.

Di questo artista è presente in ospedale anche la Madonna del Roseto posta nel vano che conduceva al “Teatro operatorio”. Agli anni Settanta risalgono alcune importanti donazioni di opere d’arte collocate nelle aree di passaggio e nei reparti dell’ospedale. Tra queste ricordiamo le ceramiche di Biancini, Leoni, Sassi e Zauli.

Ospedale degli infermi Faenza pernottare a soli 500 metri presso Casa Damiano b&b //  info 392.3980071

fonte : http://www.ausl.ra.it

altre informazioni su : www.auslromagna.it  – http://www.qsalute.it – http://www.abcsalute.it

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